Swing: la storia e la musica

A cura di Davide Rizzo

Lo Swing è un genere musicale nato negli Stati Uniti alla fine degli anni Venti del Novecento.

Fin dalla sua origine questo stile musicale si definisce per il caratteristico andamento “dondolante” (“swinging”), sincopato e ritmato dell’esecuzione che lo impone immediatamente come genere popolare in tutto il mondo: il periodo storico tra il 1935 e il 1946 verrà addirittura chiamato “Swing Era”.

Le radici dello Swing – come per il Jazz, del quale esso costituisce un’evoluzione – vanno ricercate nella fusione della tradizione musicale africana con quella europea: nel “Melting Pot” del Jazz si incontrano le influenze delle Marching Bands e delle Brass Bands (marce militari, folk, rag, polke e valzer), del Blues (Spirituals, Gospels, Plantation Songs) e del Ragtime con la sua innovativa valorizzazione dell’accento debole.

La culla dello Swing si individua in due città, Kansas City e New York, nei cui locali più famosi si impongono le figure di spicco di Chick Webb, Count Basie, Duke Ellington e Benny Goodman: si apre l’epoca delle Big Bands, orchestre fino a 20 elementi, nelle quali si fondono armoniosamente ritmo e improvvisazione.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale inizia un periodo di declino e di offuscamento della popolarità di questo genere che continuerà nell’immediato Dopoguerra: le Big Bands lasceranno il posto a formazioni più compatte e il Jazz andrà in una direzione d’ascolto piuttosto che di ballo.

A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 negli Stati Uniti si assiste ad un Revival dello Swing e una costante crescita di interesse verso questo stile musicale, anche grazie alla popolarità di film come “Harry ti presento Sally”, “Swing Kids” e “The Mask”.

Ai giorni nostri, lo Swing gode di ottima salute: sono ormai centinaia gli eventi e i festival ogni settimana in ogni angolo del mondo e sempre più orchestre si interessano all’esecuzione di brani classici, sulla scia dei grandi Band Leaders del passato.

Swing: il ballo (Lindy Hop)

A cura di Davide Rizzo

Parallelamente all’affermazione della musica Swing, intorno alla fine degli anni Venti assistiamo alla nascita del Lindy Hop, uno stile di ballo altrettanto innovativo e coinvolgente che scatenerà l’entusiasmo dei giovani americani.

Si tratta di un ballo di coppia nel quale convergono le influenze dei balli di origine europea (come il Valzer) e i balli jazz di quel tempo (Charleston, Cake Walk e Black Bottom).

Dal punto di vista geografico e culturale, questo fenomeno si può inserire nell’ambito del “Harlem Renaissance”, l’esplosione di vitalità della cultura afroamericana nel quartiere di Harlem, New York, che si esprimerà anche nella letteratura e nel teatro.

In particolare nella sala di ballo del Savoy, sulla Lenox Avenue, assistiamo ad avvincenti gare tra diverse scuole di ballo, seguite da centinaia di persone accorse ad acclamare i propri beniamini.

In quegli anni lo stile del Lindy Hop si definisce gradualmente e, a partire dai primi episodi di Break-away (il temporaneo distacco dal partner) da parte della prima generazione di Lindyhoppers capitanati da “Shorty” George Snowden, arriviamo allo stile orizzontale e alle evoluzioni acrobatiche dei giovani Whitey’s Lindyhoppers, tra le fila dei quali si esibiscono Frankie Manning, Al Minns e Norma Miller.

Come per la musica, anche per il ballo la Seconda Guerra Mondiale porta a una brusca interruzione della crescita di questa forma d’arte che, anche nei decenni successivi al conflitto, viene gradualmente accantonata a favore di altri stili.

Il Lindy Hop però continua a sopravvivere a livello sotterraneo, in attesa del momento opportuno per riesplodere… e il momento giusto è ovviamente il Revival Swing degli anni ’80 e ’90! Le nuove generazioni di ballerini (soprattutto inglesi e svedesi) vanno alla ricerca degli artisti della Swing Era per farsi insegnare tutti i segreti di questo ballo e favorirne il rilancio a livello planetario.

Ancora oggi il Lindy Hop è in crescita costante: sempre più appassionati partecipano ai workshop, ai Festival e ai “Lindy Exchange” in tutto il mondo e sempre più curiosi si avvicinano a questo ballo, scatenato quanto elegante e meravigliosamente in armonia con la musica!